Oct
01
2018
SE VINCE LA LEGA, DECIDE SALVINI

Il laghetto dei cigni di piazza Dante sullo sfondo. Un mini gazebo con i manifesti dei tre partiti attaccati con lo scotch. La coalizione di centrosinistra ha lasciato nei cassetti promesse ed effetti speciali, sottolineando nella propria presentazione ciò che la rende diversa dal centrodestra.
G. Tessari, "Trentino", 30 settembre 2018 

Noi abbiamo in campo un tridente: Upt, Futura 2018 e il Pd. Sono tre liste piene di esperienze e di competenze, gente che ha fatto tante battaglie, ma anche molti giovani. Vogliamo proporre al Trentino questo equilibrio: custodire le cose buone che abbiamo costruito nel passato e allo stesso tempo sapere che il futuro va affrontato con coraggio e con fantasia. Abbiamo fondamentalmente un avversario. Non sarà una partita ad 11 ma a 2. Maurizio Fugatti è una persona assolutamente rispettabile che però è inserito dentro una catena di comando il cui capo è al ministero degli Interni, ovvero Salvini. Noi sappiamo che se verrà eletto presidente Fugatti il Trentino sarà meno autonomo. Non perché verranno cambiate le regole, non so se qualcuno ha anche queste idee in testa, ma perché di fatto le decisioni verranno prese a Roma nello studio del Viminale. Quel partito si muove con regole militari, tutti abbiamo visto che fine ha fatto Maroni quando non si è trovato del tutto d'accordo con Salvini.

Noi vorremmo evitare al Trentino questa sciagura. Quella di trovarsi di fronte ad un presidente che non risponde ai trentini ma al capo della Lega. Questo è un tema tutto politico che non ha nulla a che vedere con la stima per la persona. Del resto loro non fanno nulla per nasconderlo: nel simbolo della Lega c'è scritto, anche qui, Salvini. Gli elettori ci pensino bene prima di fare questa scelta. Noi invece abbiamo un'idea diversa: le decisioni le prendiamo qui, discutendo tra di noi nelle istituzioni trentine. Il nostro modello sociale è di assoluto pregio, stimato ovunque, ma sarà alla prova di sfide grandi: cala la natalità e la popolazione invecchia. La sostenibilità di questo modello dipenderà dalla nostra capacità di riformarlo. Servirà anche una crescita economica più forte di quella attuale. Va affrontata la questione salariale, assieme a quella della precarietà del lavoro. La sostenibilità ambientale dovrà essere la nostra risorsa principale.

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