Signor Presidente, la 5a Commissione ha concluso questa notte i suoi lavori senza il mandato al relatore e quindi sono qui io a riferire dei lavori. La Commissione ha concluso esprimendo un sentimento di rammarico, che devo dire ha unito tutti i Gruppi, ed anche il Governo, per non aver potuto effettuare una lettura compiuta del disegno di legge di bilancio. Tale rammarico è accentuato dalla circostanza che il secondo esame del disegno di legge di bilancio è sempre quello più importante, quello nel quale il Governo, la maggioranza e le opposizioni scoprono tutte le loro carte e cercano di produrre il testo che poi sarà definitivo. Ricordo infatti che il terzo esame è sempre una semplice presa d'atto. Pertanto in questo disegno di legge di bilancio ed in questa sessione di bilancio manca certamente una parte che avrebbe dovuto costituire il contributo di questo ramo del Parlamento.
Da parte delle opposizioni ovviamente questo elemento è stato caricato comprensibilmente di aspetti anche di tipo polemico e critico nei confronti del Governo e della maggioranza, mentre da parte della maggioranza e del Governo si è obiettato che in un contesto di crisi di Governo, politicamente di fatto già aperta, sarebbe stato difficilmente comprensibile un dibattito di merito nel quale al Parlamento manca l'interlocutore essenziale dal punto di vista costituzionale; il Governo per l'appunto.
Nel corso dei nostri lavori si è preso atto della presentazione di circa 1.000 emendamenti da parte dei vari Gruppi, soprattutto da parte dei Gruppi di opposizione e di un certo numero di ordini del giorno. Per quanto riguarda gli ordini del giorno è stato convenuto, sia da parte dei rappresentanti dei Gruppi che da parte del Governo, che non avrebbe avuto nessun senso impegnare su questo o su quel tema un Esecutivo che è già di fatto dimissionario. Si è deciso dunque di comune accordo di accoglierli come raccomandazione, da trasmettere ovviamente al Governo che ci sarà quando le Camere daranno la fiducia ad un nuovo Esecutivo.
Per quanto riguarda invece l'esame degli emendamenti, è stata avanzata in serata dalla senatrice Comaroli del Gruppo della Lega una proposta pragmatica - che è stata condivisa dai rappresentanti di tutti gli altri Gruppi - che in qualche modo prendeva atto dell'impossibilità di procedere ad un esame e ad una votazione di tutti gli emendamenti. Si è convenuto, quindi, sull'impossibilità di concludere i nostri lavori con un mandato al relatore e d'altra parte i Gruppi di opposizione non hanno insistito sulla votazione, che sarebbe stata a quel punto un inutile esercizio, vuoi in ragione del calendario dei lavori d'Aula, vuoi in ragione del fatto che è stata già preannunciata la presentazione della questione di fiducia e che dunque gli emendamenti sarebbero comunque decaduti.
Con questo accordo si sono conclusi i lavori della Commissione bilancio, alle ore 23 circa di questa notte.