«La polemica sull'utero in affitto è strumentale, non ha niente a che vedere con la stepchild adoption, pratica a cui ricorrono, all'estero, soprattutto coppie eterosessuali». Giorgio Tonini, senatore Pd, cattolico, ha avuto un ruolo di tessitore sul testo di legge per le unioni civili.
Il 26 gennaio la legge torna in aula al Senato A che punto è?
«Siamo al dunque. Si va in aula con un secondo testo di legge, il Cirinnà2, che è stato arricchito dalle modifiche nate dalla discussione in commissione Giustizia, alcune anche del Pd dopo lo stallo che si era creato sul primo testo dopo l'ostruzionismo di alcuni senatori di Ncd, e di Forza Italia".
Quali modifiche più significative?
«La distinzione più chiara fra unioni civili e matrimonio,più basata sull'arti-colo2della Costituzione che sull'art.29. E alla sentenza della Consulta del 2010 che dice: l'articolo 29 non può essere usato per estendere il matrimonio alle coppie gay senza una modifica costituzionale. Ma la Corte parla anche di una lacuna nella giurisdizione italiana, non esiste una disciplina che regoli diritti e doveri delle coppie omosessuali. Quindi la legge crea l'istituto delle unioni civili fra coppie omosessuali, una formazione sociale secondo l'articolo 2».
Un riconoscimento non valido perle unioni di fatto eterosessuali?
«Nell'articolo 1 si specificano le unioni civili solo per le coppie gay perché non possono sposarsi. La seconda parte disciplina le convivenze eterosessuali riconoscendo alcuni diritti, le visite in ospedale, in carcere.... La reversibilità della pensione è prevista con il matrimonio e le unioni civili, ma non nelle convivenze. Si rischiano abusi».
Il nodo è la stepchild adoption. Alcuni in Fi e Ncd usano il paragone improprio conl'utero in affìtto.
«È del tutto strumentale, anche perché delle coppie che fanno ricorso a questa tecnica, all'estero perchè in Italia è vietata, nove su dieci sono eterosessuali, anche sposati. Per evitare la pratica dell'utero in affitto non puoi mica vietare il matrimonio fra una donna e un uomo... Le unioni civili non prevedono la filiazione, ma se i figli sono di uno dei partner, l'altro può assumersene la responsabilità con una posizione diversa dall'essere genitore. Non è un'adozione».
Ci saràlo stralcio della stepchild per avere i voti di Ncd?
"Se il parlamento decidesse di non decidere, con lo stralcio, di fatto delegherebbe alla magistratura la soluzione. Sarebbe una sconfitta per la politica. E' un tema complesso, ma dal momento in cui quasi tutti i paesi riconoscono le coppie gay, o col matrimonio o con le unioni civili e molti anche l'adozione, e i nostri tribunali sono pieni di cause sull'adozione, penso che vadano rispettate le posizioni di chi ha molte riserve, me compreso, ma dobbiamo assumerci delle responsabilità».
La legge passerà, con una maggioranza diversa, con i voti di 5 Stelle, Sel, anche molti in Fi?
«Penso di sì. Certo ci saranno molti voti segreti, forse anche dei sì dall'Ncd. La maggioranza non è vincolata da accordi di governo su questo, e io credo che il gruppo Pd debba votare un orientamento, anche se resta la libertà di coscienza. Molti nel Pd hanno dubbi, nessuno è ostile, perchè il testo è già frutto di una mediazione, condivisa anche con il gruppo della Camera. Se a fine gennaio passa al Senato in primavera potrà essere legge alla Camera.