Jan
07
2016
L'affido è una soluzione se i centristi lo votano, sennò dialogo con M5S
La mia intervista pubblicata su "La Repubblica"

"Considero interessante la soluzione dell'affido al posto della stepchild adoption. Non mi sembra però che di fronte a questa apertura sia arrivata una risposta positiva da Ncd.  E una strada del genere può essere pericolosa solo se allarga il consenso sul testo, non se lo restringe".

Ecco la linea del senatore del pd Giorgio Tonini cattolico, a lungo vicepresidente del gruppo  e oggi alla guida della commissione Bilancio.

 

E dunque avanti sul testo Cirinnà?

"Questo ddl è frutto di un lavoro collettivo durato anni. L'abbiamo limato, affinato. Mi sembra un testo maturo. E nel dibattito attuale non vedo alternative forti".

 

Nonostante il travaglio dei cattolici del Pd? In particolare sulla stepchild adoption.

"Non ci sarà la possibilità di figli esterni alla coppi, che è poi la vera differenza col matrimonio. La stepchild prevede la corresponsabilità rispetto al figlio naturale di uno dei due partner. Se riusciamo a chiarire meglio questo punto, mettendo in evidenza come la stepchild sia figlia di questo principio e non della procreazione, avremo trovato un punto di equilibrio convincente. Di certo stralciare questo punto, significa delegare la questione ai giudici. Si tratterebbe di una resa inconcepibile del parlamento".

 

E torniamo all'affido. Che però al momento non gode di un significativo consenso parlamentare.

"E' questo il problema, è una soluzione interessante, ma solo se allarga il consenso. Altrimenti diventa politicamente sterile. Sempre tenendo a mente che ormai le posizioni sono molto vicine. Parliamo di affido o adozione. Di sfumature, insomma".

 

E quindi siete pronti a rivolgervi  a Sel e grillini, invece che al nuovo centrodestra?

"Un approcio serio prevede di partire dalla coalizione di governo per cercare un'intesa, ed è sempre giusto provarci. Ma se Ncd legittimamente costruisce una posizione identitaria alternativa al Pd, non ci sono le condizioni per fare questa operazione. In questo senso, è giusto dialogare con i grillini. Sarebbe stato un errore chiudersi di fronte alle loro aperture".

 

Insomma, avanti con il ddl Cirinnà. Blindato e senza modifiche?

"Quando si affrontano questi temi  è sempre sbagliato immaginare di blindare un testo. Però, ecco: non è più tempo di manovre diversive. Siamo al dunque. Nel Pd sappiamo che è il momento della decisione".

 

Sarà garantita libertà di coscienza ai senatori del Pd? E lei cosa farà?

"Penso che la libertà di coscienza sia un valore consolidato. Penso anche che questo principio debba essere l'estrema ratio, prima si lavora per trovare un punto di equilibrio. Per me, in ogni caso, sarà impegnativo l'accordo nel Pd".

0 commenti all'articolo - torna indietro

(verrà moderato):

:

:

inizio pagina