Jul
22
2015
La strada è riconoscere diritti inviolabili
Intervista pubblicata su "La Stampa"

«La decisione della Corte dei diritti umani non mi ha sor­preso: da cinque anni una sentenza della Corte Costi­tuzionale chiede al Parla­mento di procedere con una legge. Ma ora c'è un fatto nuovo». Quale, senatore Pd Giorgio Tonini? «Per la prima volta c'è un'ini­ziativa parlamentare forte, anche contrastata ma indub­biamente forte, e potenzial­mente maggioritaria». La credibilità dell'Italia in Eu­ropa non passa anche dallo stato dei diritti civili? «Non c'è dubbio. L'Europa non è solo parametri di Maa­stricht ma anche condivisio­ne di valori. Che ogni Paese traduce in linea con la sua storia e le sue tradizioni». Come li volete tradurre voi convince i cattolici del Pd? «Su questi temi c'è libertà di coscienza e nessuno ha una pistola puntata alla tempia. Ma abbia­mo trova-to un punto di incontro con l'ani­ma cattoli­ca del Pd: ac­centuare, rispetto al testo base gli elementi di distinzio­ne giuridica tra l'unione civi­le e il matrimonio». Spieghi cosa sarà l'unione ci­vile. «Abbiamo scelto l'unione ci­vile come istituto giuridico originario, che trae fonda­mento non dall'articolo 29 della Costituzione (quello che parla di matrimonio, ndr) ma dall'articolo 2 (quel­lo che garantisce i diritti in­violabili dell'uomo, ndr). Questo, fermo restando il pieno riconoscimento di tutti i diritti sociali della coppia omosessuale, come la rever­sibilità e la possibilità di rico-


noscere il figlio biologico del partner, la cosiddetta ste­pchild adoption». Un aspetto che ha bloccato la legge è il calcolo di quanto co­steranno reversibilità delle pensioni e sgravi fiscali. «Uh passaggio decisivo sarà la relazione tecnica della Ra­gioneria dello Stato che deve stimare questi costi, in base alla quale la Commissione Bilancio formulerà il suo pa­rere, spero in settimana». Scusi ma se i costi dovessero essere alti, certi diritti patri­moniali rischiano di saltare? «Intanto non credo che sa­ranno costi molto alti, per via dell'incidenza numerica del­le coppie omosessuali. Dalle stime fatte in passato dal-l'Inps si parlava di cifre del­l'ordine di milioni, non di mi­liardi. E comunque il proble­ma non è il se, ma il come: non si può non riconoscere un diritto come la reversibili­tà della pensione».       

0 commenti all'articolo - torna indietro

(verrà moderato):

:

:

inizio pagina