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Pd, Trentino tagliato fuori. Necessaria una rappresentanza transitoria

l'Adige, 25 novembre 2007


          «Il Trentino in questo momento è tagliato fuori da ogni discussione sugli assetti del Partito democratico nazionale e la presenza a livello di base, visto che manca il segretario provinciale. È utile che al più presto si trovi una rappresentanza transitoria».

L'appello è del senatore Giorgio Tonini, membro dell'esecutivo nazionale del Partito democratico, non in qualità di «trentino», ma perché uomo di fiducia del segretario Walter Veltroni.

«A livello nazionale - spiega Tonini - si sta lavorando di buona lena ed entro gennaio sarà definito lo statuto del Pd. Se il Trentino vuole che sia inserita una clausola particolare è ora di mettersi intorno a un tavolo, il presidente Dellai, il sindaco Pacher, i rappresentanti di Ds, Margherita e costituenti e decidere che norma vogliamo».

Nei giorni scorsi Tonini ha parlato del «caso» Trentino con il segretario Veltroni e con il vicesegretario Dario Franceschini, nel tentativo di promuovere quanto prima un incontro con i vertici trentini di Margherita e Ds per capire confrontarsi sui tempi e le tappe della «fase transitoria», così la definisce Tonini, che porterà anche in Trentino alla nascita di un nuovo partito federato a quello nazionale.

Intanto, per domani pomeriggio è prevista una nuova riunione dei 23 trentini eletti nell'assemblea costituente del Partito democratico per confrontarsi soprattutto sulla questione dello statuto del Pd. In serata alle 20.30, a Pergine i costituenti organizzano un incontro pubblico. A fine settimana si terrà invece l'incontro con i segretari dei Ds, Remo Andreolli, e della Margherita, Giorgio Lunelli