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Rivedere le regole delle Primarie, idea sballata

l'Adige, il Trentino, 30 agosto 2007


Fa discutere la proposta di Enrico Letta di rivedere le regole delle Primarie per favorire la pił ampia partecipazione possibile.

"E' una proposta infondata per il dato di realtà. Il Regolamento delle Primarie non prevede che votino gli iscritti, ma i cittadini che intendono contribuire alla costruzione di questo partito. Che poi poi si iscriveranno, o non lo faranno, quando il Pd ci sarà.

Non è vero che ci sarà una sorta di iscrizione automatica, chi va al seggio dichiara solo l'interesse ad un processo costituente. Versando i famosi cinque euro si contribuisce alle spese. L'altra volta si pagava meno perchè la macchina organizzativa era meno complessa.

Un limite questa cifra? Francamente non lo credo. I giovani verseranno meno, è già previsto, se uno è convinto di quello che fa rinucia a una birra.

La cifra costituisce anche un minimo di filtro simbolico per evitare che ci siano delle goliardate. Quella di Letta mi pare proprio un'osservazione sballatsa, mi sorprende che sia caduto in un equivoco, tanto banale"

Riguardo alla situazione locale, «solo in Trentino c'è una situazione del genere, con i comitati così divisi, Magherita da una parte e Ds dall'altra. È chiaro che questo rende ancora più difficile riuscire a realizzare un mescolamento nelle liste.

Se ciascuno si preoccupa di schierare gli eserciti e i carri armati è evidente che gli uni vedono gli altri come un nemico e diventa difficile scegliere un candidato diverso perché è come venir meno alla fedeltà al partito di origine, invece di pensare che si sta costruendo un partito nuovo».

«Spero che si trovi al più presto una soluzione, in un modo o nell'altro, sulle elezioni locali, e che questo possa sdrammatizzare la situazione per poi magari provare a confrontarci sulle liste con maggiore serenità»